VIAGGI A MANO LIBERA

Giorno 14 - 11 AGOSTO

Vizzavona – Tattone
Camping Home Détente

Nell’attesa di essere truffate dal signore del cimitero delle macchine, decidiamo di spassarcela, così per non pensarci.
Dovevano essere i nostri giorni in montagna? E che i nostri giorni in montagna siano!
Si prende il treno e si va a Vizzavona! Da lì partono una serie di sentieri molto belli. Ci passa anche il GR20 (o, per i corsi FRA LI MONTI): un percorso escursionistico di 180 km che taglia la Corsica più o meno da Calvi a Porto Vecchio, ovvero da Nord Ovest a Sud Est. Proprio lì a Vizzavona c’è lo snodo tra GR20 del Sud e GR20 del Nord.
Comunque siamo lì per andare a Les Cascades des Anglais. Dicono che è un percorso “facile”, di un’oretta, quindi ci aspettiamo un paio d’ore di solo andata con ginocchia e mani ben pronte.
In realtà, ad eccezione dell’ultimissimo pezzo che porta proprio al primo salto del torrente, dove Nina ci ha maledette, mentre scivolava sulle rocce cercando di raggiungere noi che ci divertivamo ad arrampicarci, è un percorso facile davvero. E soprattutto bello fresco!
Siamo salite un po’ di quota rispetto alle altre volte, non troppo, siamo a 1000 metri, ma si sente l’altezza, si respira. Nina infatti si sbizzarrisce. Corre come una matta avanti e indietro!
Le cascate sono stupende, suggestive tra le montagne, più basse delle altre viste finora, le trovo molto eleganti.
Ovviamente, piene di gente.
In Corsica la gente si accalca sui fiumi e le montagne, non al mare! Almeno quest’anno, che sembra essere per loro particolarmente caldo, dato che ovunque incontri due corsi, lì trovi a lamentarsi del caldo.
Ci rifugiamo su una roccia appartata e all’ombra. Fa talmente fresco che nessuna delle due sente l’irrefrenabile voglia di tuffarsi, anche se la gente è particolarmente divertita dal getto freddo sulla testa e questo un po’ spinge a spogliarci.
Ma la fame spinge di più, e ce l’ha vinta lei!
Ci spostiamo al sole per mangiare e ricominciamo ad andare: direzione Tattone.
Abbiamo voglia di camminare, le gambe scalpitano, e con questo fresco è davvero piacevole, quindi decidiamo di non tornare a Vizzavona ma di proseguire verso il paese accanto, nel quale passa comunque il treno.
Per allungare un po’ i tempi, dato che siamo veloci (il percorso è davvero semplice), dopo cinque-sei kilometri, deviamo verso il fiume, dove, a quel punto, mettiamo le gambe dentro l’acqua. Nina non smette un secondo di chiedere di rincorrere sassi e bastoni nel fiume. Sta carica a pallettoni.
Prima di andare via, per riattivare la circolazione e l’energia vitale, mezza addormentata dal riposino tra le rocce, opto per un’immersione nuda nelle acque fredde del torrente Vecchio (si chiama così), che mi ridà forza e freschezza!
A parte l’ultimo km e mezzo camminato a bordo statale, è stato veramente bello. Stancante al punto giusto (contiamo alla fine 16 km), fresco e piacevole!
E non poteva esserci miglior luogo per ristorarci: il camping Le Soleil di Tattò, il cui logo è il moro affiancato a Che Guevara.
Un gelato e un tè freddo, e un paio d’ore di riposo sui lettini del campeggio, poi il treno del ritorno.
Arrivate a casa non facciamo in tempo a legare Nina al guinzaglio lungo che è già acciambellata per terra non curante del fatto che manco abbia mangiato.
Siamo stanche e felici.
E domani arrivano anche Francesca e Claudia, quindi ci addormentiamo coscienti del fatto che qualsiasi cosa accadrà con la macchina, abbiamo due salvatrici che ci stanno venendo incontro!