VIAGGI A MANO LIBERA

Giorno 1 - 29 luglio

Livorno – Bastia – Solenzara
Camping U Ponte Grossu (Solenzara)

Il 2020, dissi intorno a metà dicembre, sarà l’anno dei viaggi!
Così nel giro di un paio di mesi avevo prenotato: Berlino a gennaio, Bruxelles a febbraio, il Monte Amiata a marzo, CAPO VERDE (C A P O. V E R D E) ad aprile e Albania/Grecia per luglio e agosto.
Ecco.
Anzi, ECCALLÀ!
Il monte Amiata l’abbiamo disdetto, per Capo Verde non è nemmeno partito l’aereo e non siamo nemmeno mai state rimborsate, e l’Albania l’abbiamo dovuta abbandonare a malincuore, data la quarantena obbligata al rientro e il fatto che la Grecia non ti avrebbe fatto entrare se fossi entrata da lì.
Fino a 4 giorni fa, quindi, ci guardavamo un po’ spaesate senza sapere cosa fare di questa estate 2020.

Alla fine abbiamo trovato un traghetto per la Corsica a 90 euro a persona a/r con cane e macchina inclusi.
E così abbiamo 23 giorni a disposizione per riprenderci la Corsica, annettendola nuovamente all’Italia! Il tutto in 4×4 e con un cane pirata a seguito.
Le questioni da risolvere day by day riguarderanno fondamentalmente la guerra civile tra me e Gloria: mare o montagna?
Per ora il compromesso è: camping all’interno, ma a non più di 15 minuti dal mare e dal quale si possano raggiungere belle escursioni.
Così ci aspetta la prima notte al Camping “U Ponte Grossu”, che per un’offerta trovata casualmente ci accoglie per 21,20€ a notte.
Il campeggio è sul bordo del fiume Solenzara, silenzioso, pulito, senza animazione, con eccezionali servizi fondamentali (freezer, caricabatterie, bar) e con postazione fissa dedicata al canyoning.
Prima di arrivarci, dopo una tratta in traghetto durata 3 ore (al ritorno invece ce ne vorranno 7! Mah!) andiamo a Pinia a farci un tuffo.
Il primo bagno della stagione!
Il mare bello, la spiaggia lunga annunciata da una pineta ombrosa roboante di cicale, e soprattutto con pochissima gente (nessuno, dove eravamo noi – Nina si è sbizzarrita!).
Al camping ci attendeva Sante, che ci ha accompagnate ad una piazzola bordo fiume.
Dopo aver cenato con pomodori e Saint Nectair (non potevo non mangiare subitoimmediatamente il mio formaggio preferito, che mi accompagna in Francia dell’Erasmus del 2012!), abbiamo aspettato che si vedessero le stelle.

Ci siamo addormentate alle 21.54 a pancia in su, senza aver visto le stelle, con la torcia in mano, ognuna aspettando che l’altra prendesse i libri da leggere.
Nina sta nell’antitenda. Il suo primo campeggio. Chissà che succederà stanotte!?