VIAGGI A MANO LIBERA

Giorno 9 - 29 LUGLIO

Cose.

  • Saluti agli amici di Tbilisi. (Obelix si è cambiato la maglietta, quindi si merita un bell’abbraccio.)
  • I georgiani non hanno la cultura degli albi illustrati.
  • La mashrukta è uno stile di vita.
  • A Borjomi alloggiamo in un chiosco in mezzo alla strada.
  • Stalin beveva solo l’acqua di Borjomi. Una roba orribile, frizzantina, sulfurea e ferrosa, che fa bene allo stomaco e alla pelle.
  • Stalin evidentemente andava al bagno con regolarità.
  • Abbiamo dovuto lottare con vecchi e bambini per poter prendere l’acqua dalla fonte.
  • Borjomi è la Chianciano della Georgia, ma più trash.
  • I palazzi sovietici non possono mancare (e sono nettamente più fotogenici del trash).
  • La sorpresa del bagno in camera.
  • All’ostello di Tbilisi erano tutti più simpatici.
  • Gloria riesce ad incontrare gente che conosce anche a 3.500 km di distanza da casa, quando sei tra le montagne, in mezzo al Caucaso georgiano.
  • Si conferma che i cani randagi vogliono solo le coccole.
  • La gentilezza dei georgiani continua ad essere sorprendente ( 1. Prima di uscire dall’ostello di Tbilisi un ragazzo russo – no, non era georgiano, lo so, ma era sempre in viaggio in Georgia – ci regala una bottiglia di vino semidolce, così, perché la dovete provare che è buona 2. Sulla mashrukta si schiumava ed eravamo tutti appiccicati. Il tipo accanto a noi sgocciolava. Letteralmente. Ci fermiamo ad un benzinaio e scendiamo per respirare. Il tipo torna dal chioschetto con due lattine di acqua (sì, LATTINE di acqua) dicendo “for you and your friend”. E poi risale sul pulmino).
  • Il fresco di Borjomi, comparato ai 37 gradi di oggi a Tbilisi, ristora gli animi.