VIAGGI A MANO LIBERA

Giorno 30 - 23 agosto

Grenoble

Questo è il giorno in cui tocca staccare il cordone ombelicale dalla Francia, varcare i confini e realizzare che la vacanza sta per finire.
Per riuscire a dare un taglio netto abbiamo deciso di fare tappa a Grenoble. È grazie alla sua sporcizia e all’inaspettata bruttezza che il passaggio si fa meno doloroso (non è vero, foto testimoniano che mi sono letteralmente aggrappata al cartello del confine – ci deve essere qualcosa di ancestrale che mi lega così profondamente a questa terra).

Non starò qui a raccontarvi della lentezza nel fare 214 km fuori dalle autostrade, né dei 70 euro spesi da Géant Casinò per acquistare prodotti irreperibili in Italia, nemmeno della fortunata vista ad una fattoria locale dove la proprietaria nel venderci 4 formaggi freschi di giornata a 3 euro in tutto ci ha attaccato un pilotto devastante in francese contro la pubblicità e le produzioni industriali, né dell’ansia di Gloria alla dogana, non userò parole neanche per descrivere la fugace visita ad una caratteristica abitazione abbandonata incontrata per strada o per lo sbalorditivo e immenso ghiacciaio di Le Grave che ci ha abbagliate per 10 lunghi minuti di strada, e nemmeno per il fantastico spot trovato a Sauze d’Oulx e per la bottiglia di Saint Emilion aperta davanti alla corona di montagne all’ora dell’aperitivo che poi è diventata una cena.
La scena del diario di oggi la occupa una dettagliata descrizione della “capitale verde europea 2022”: Grenoble.
Lascio poi a voi decidere se inserirlo nei vostri ipotetici itinerari francesi oppure no.

Grenoble è brutta.
Fine.