VIAGGI A MANO LIBERA

Giorno 2 - 26 luglio

Côte d’Azur

Giorno 2.
Indovinate chi è che si è svegliata con un ciclo fuori misura, senza manco aver fatto in tempo ad iniziare il viaggio?
E indovinate chi è che non ha il green pass e che non si è organizzata fino a stamattina, giorno in cui tocca arrivare in Francia?
Non sforzatevi. Ve lo dico subito.
La prima sono io, Marta.
La seconda è Gloria.
Per fortuna il nervosismo, in viaggio, non ci appartiene, e riusciamo a gestire tutto con la massima tranquillità.
Gloria rimedia un tampone salivare a Pisa per 25 euro, lamentandosi subito di aver già sforato il budget giornaliero che ci siamo prefissate, di 15 euro al giorno a persona.
Il tampone salivare risulta essere particolarmente impegnativo: avete mai accumulato 3 ml di saliva tutti insieme? Beh. Ci si mettono almeno dieci minuti, se sei un tipo che non beve troppa acqua.
Comunque.
Si parte, finalmente.
Si parte. Direzione Gole del Verdon, ma con una tappa obbligata (anche questa fuori dal budget – co sta storia del fuori dal budget guarda come tocca tornare due settimane prima eh!) al Cafè de Turin di Nizza, per mangiare ostriche e gamberoni.
Solo che i tempi si sono sfalsati tutti e quindi tra una cosa e l’altra ci arriviamo alle 16:00. In pratica pranziamo e ceniamo contemporaneamente.
La Costa Azzurra è un luogo magico. Non appena ci entri incredibilmente ti senti fica. Oppure odi tutti.
Una delle due, non c’è via di mezzo.
E dato che come ho già detto il nervosismo non ci appartiene proprio, abbiamo optato per l’opzione sentirsi fiche.
Io per entrare ancora meglio nella parte mi cambio. Mi metto il vestitino bianco a pois neri che sono riuscita a far entrare di sguincio nella valigia. E questo mimetizzarmi con la gente ricca del posto mi premia: una ragazza superacchittata esce dalla sua Audi e mi aiuta a pagare il parcheggio della macchina dato che mi ha vista in difficoltà.
Una francese che ti aiuta di sua spontanea volontà a Nizza, non capita tutti i giorni. Tutto merito del vestitino a pois e degli occhiali da sole di Bulgari.
Il pranzo è stato divino, anche se non siamo riuscite a caricare il computer perché ci siamo dimenticate l’adattatore a casa (ricordate sempre di mettere una presa siemens a due, in valigia, prima di partire per la Francia, almeno voi).
Il resto della giornata, proprio come la mattinata lo abbiamo passato in macchina su delle strade meravigliose, passando per il Parc Naturel Régional des Préalps d’Azur – da Cagnes sur Mer (sì, si chiama proprio così e non ci siamo fatte nemmeno una foto!), a La Colle Sur Loup, a Gréolières (dove siamo andate in esplorazione tra le rovine di un castello, stupendo!) fino a fermarci verso la fine del crepuscolo, bordo fiume, poco prima di Comps sur Artuby.
Ovviamente, dati tutti i ritardi vari, non siamo riuscite ad arrivare alle Gole del Verdon, però stasera è abbastanza presto, quindi potrà essere presto anche la sveglia di domani mattina.
Io e Gloria siamo super gasate per la prima notte nella micretta, Nina (che oggi ha abbastanza sofferto il caldo e il lungo viaggio in macchina) invece è gasata per il posto scelto (appena scesa ha iniziato a correre come una pazza e a saltarci addosso come a dire “Santiddio ce l’avete fatta che bello vi adoro qui è bellissimo restiamo a viverci per sempre!”).
Domani mattina a colazione dovremo trovare un bel trekking sul Verdon, dato che non lo abbiamo cercato in precedenza. Le cose sempre all’ultimo. Non si impara mai.