VIAGGI A MANO LIBERA

Giorno 18/19 - 11/12 agosto

Quimper

Giorno 18 – 11 agosto
Pensavamo di esserci innamorate di Vannes, e invece lo siamo più di Quimper.
Molto poco, invece, quasi per niente, di Concarneau.

Cose belle di Concarneau:
– le mura della cittadina fortificata e i tetti delle case interne che si intravedono dal porto dei pescatori
– camminare sulle suddette mura
– il fatto che si chiami la “città blu” per via delle reti da pesca (è il terzo porto peschereccio della Francia, in ordine di importanza)
– la vista dalle mura del porto turistico
– l’odore di burro e zucchero che sale dalla cittadina mentre cammini
– il riflesso delle mura sull’acqua
– il fatto che prima non è circondata dall’oceano e a una certa invece sí
– l’unicità della cittadina antica nel cuore della mura

Cose che non ci sono piaciute:
– troppa gente
– è tutto volto e rivolto al turista e non si gusta in nessun modo l’essenza del posto
– ovvero, nella città vecchia ci sono solo negozietti
– le cose costano molto di più rispetto a fuori
– il fatto che il Festival des Filets Bleus de Concarneau (antica e tradizionale festa dei pescatori, momento oggi per rendere omaggio alla cultura bretone) sia dal 13 al 15 agosto e non oggi, 11 agosto, che ci siamo noi
– troppa gente

Quimper.
Le cose belle di Quimper:

– l’orgoglio bretone, con tanto di relativo museo
– I 76 metri delle guglie della cattedrale Saint-Corentin, edificata in tre secoli, e davvero spettacolare
– un centro storico più grande di quello di Vannes e molto simile
– per niente finta, ti ci immagini a vivere là
– le sue case a graticcio
– le innumerevoli passarelle fiorite, pedonali, sull’Odet, il fiume più bello della Francia, dice qualcuno.
– le patatine fritte
– le jardin de la retraite e la sua romantica atmosfera
– il fatto che Kemper – nome bretone – significhi confluenza, quella tra due fiumi: l’Odet e lo Steir
– I negozietti stilosi
– Le consierge: posto che per 50 centesimi ti offre dei bagni puliti, con cartigienica, sapone e acqua calda, oppure alla stessa cifra ti ricarica il telefono
– il mercato centrale, Le Halle, sia dentro che fuori
– dista una mezz’ora dall’oceano, dove ci attende uno degli spot migliori fino ad ora.

Cose che non ci sono piaciute di Quimper:

– la cattedrale era chiusa e non l’abbiamo potuta visitare all’interno
– il fatto che il pannello del jardin de la retraite diceva che avrebbe chiuso alle 19.15 e che quindi non avremmo potuto gustarci una crêpe à emporter sui suoi stupendi tavolini, e che invece alle 21 dopo le frites sulle scale fronte cattedrale l’abbiamo trovato aperto
– le crêperie buone non fanno crêpe à emporter, e senza green pass non puoi mangiare nemmeno fuori.
– quell’inutile vespa che ha deciso di pungermi alla fine della caviglia, inizio collo del piede, mentre decidevamo che il giorno dopo avremmo fatto una bella passeggiata sul GR34 o Sentier des Douaniers.

Lo spot di oggi è da brividi, un po’ affollato. Il tramonto ci travolge, ne siamo estasiate, tra i più belli mai visti.
Il cielo qui è enorme.
Ed è bello vederlo anche col buio, puntinato di stelle, che lascia calare lentamente, in fondo al mare, una sottile luna rossa.
Il falò sulla spiaggia e la decina di ragazzi intorno al fuoco impreziosiscono la vista dal bagagliaio di Flounders.
Le onde cullano la notte.

Giorno 19 – 12 agosto

Il giorno delle prime volte.
È la prima volta dall’inizio del viaggio che dormiamo due notti nello stesso posto / non muoviamo la macchina / non dobbiamo fare e disfare tutto / ci svegliamo alle nove / è difficile trovare un posto per fare la pipì con riservatezza / vediamo la bassa marea senza melma sulla sabbia / usiamo la crema solare plastic free e senza ingredienti nocivi per l’ambiente / ci facciamo un lungo bagno giocando con le onde / prendiamo un paio d’ore di sole / vediamo una sorgente d’acqua dolce sgorgare in rigoli sul bagnasciuga / usiamo la saccadoccia per lavarci / ci prendiamo del tempo per leggere un libro / invitiamo amici a cena / usiamo il campingaz per qualcos’altro oltre il caffè della mattina / troviamo la macchina pronta per la notte /andiamo a dormire con la luce del sole.