VIAGGI A MANO LIBERA

Giorno 11 - 4 agosto

Bordeaux

Sono le 8.30, Giovanni l’ho sentito andare via stanotte, casa è buia perché per la felicità di Gloria ho deciso di godere del lusso delle persiane e non ho dato alcun modo al sole di entrare.
Oddio, al sole. Alla luce, va.
Apro la finestra ed entra il profumo di Bordeaux, non troppo differente da quello di una qualsiasi città francese: legno-burro-baguette e un lontano lontanissimo sentore di mare, qui.

Comunque. Spezzo subito l’aura idilliaca che sembra avete la mattinata, e che invece alla fine è stata lunga e noiosetta.
Mi prude la testa. Mi prude la testa da qualche giorno e l’avevamo attribuito ad un cambio di shampoo. Ma stamattina non lo sopporto più il prurito quindi, dato che Gloria non sa discernere tra polvere forfora e pidocchi, mi fiondo in farmacia dicendo che je suis toute seule et s’il-vous-plaît est-ce-que vous pouvie me contrôler la tete. La farmacista è un tesoro, si igienizza le mani, si mette i guanti e, con occhi e vice dolci, mi dice che quest’operazione l’ha fatta alla figlia due giorni fa.
Ecco, così se già mi sentivo idiota da sola, con questa uscita mi ci sento il doppio.
Oui mesdemoiselles (sentito tutti, sí, mademoiselle!) il y a des lentes, pas beaucoup mais il y a.
Olé.
Ce mancavano i pidocchi no?
Famo la conta, allora abbiamo:
Fuori uso: due orecchie (di Gloria) e un ginocchio (il mio).
Imprevisti: ben sette punture di vespe (G.), un intenso raffreddore appena partite (G.), mal di gola dal terzo giorno (M.).
Potevano mica mancare i pidocchi?
Ridendo, sbuffando, vergognandomi e imprecando, torno a casa col MOM francese, pronta a debelare tutto.
Due ore con paraffina e olio d’albicocca in capoccia, incellophanata (chissà come si scrive) e bullizzata da Gloria che ha appena affermato di volersi tagliare i capelli a zero qualora li avesse anche lei.
Da un accurato controllo sembra non avere nulla, in ogni caso le svuoto il tea tree oil in testa.
Passiamo due ore a guardarci con quell’alone di diasgio e risarella che blocca ogni possibile attività.
Si vedono le olimpiadi in differita, si lavora sul sito, si mette a posto qualcosa, fino a che le due ore non sono passate e finalmente mi doccio.
Poi laviamo tutto. Qualsiasi cosa. Tranne la sciarpetta che ho portato per tutto il tempo della vacanza e che, mentre mi spogliavo per mettere il pigiama, mi rendo conto di essermi infilata stamattina per andare a lavare le cose, per andare a fare la spesa, per spostare la macchina e per girare per bordeaux fino alle 21. Che genio.

Comunque. La piega diversa alla giornata gliela dà La Méca, che non ha nulla a che vedere con la città santa, ma è l’acronimo di “Maison de l’économie créative et de la culture en Nouvelle-Aquitaine”, che non esisteva nove anni fa.
La Méca e i 10 km tra strade stradine e stradozze che abbiamo percorso per arriavrci.
Il più grande traguardo di oggi comunque lo raggiunge Nina, che per la prima volta cammina accanto a noi senza guinzaglio per le strade di Bordeaux, senza fiondarsi in mezzo alla strada, tenendo il nostro passo, e senza abbaiare a nessuno.
Due ore di stradine bordolesi libera e responsabile.
Lo sa la ragazza, lo sa che sta facendo una cosa nuova, mai fatta, che siamo orgogliose e felici, che può raggiungere lo status di vero cane punkabbestia (e noi insieme a lei). Lo sa talmente tanto che arrivata a La Méca, e capito che lì ci saremmo fermate un poco, inizia a correre come una pazza, a saltarci addosso, abbaiare e chiedere di giocare.
Viaggiare la aiuta tantissimo a prendere sicurezza e a raggiungere obiettivi nuovi.
L’anno scorso in Corsica ha imparato ad aspettarci, sola, senza abbaiare.
Le soddisfazioni migliori arrivano in viaggio, come per tutti, come sempre.

Dopo qualche foto e un po’ di riposo torniamo verso casa, dove ci aspetta, finalmente, la prima bottiglia di vino di Bordeaux, una baguette e il Roquefort.
La testa prude di meno.
Gloria ha dovuto mettere l’otidolo.
Le punture delle vespe prudono a rotazione.
Il mio ginocchio duole un po’ post camminata.

Insomma, tutto sotto controllo.

    Tiziana
    5 August 2021

    🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣dajeee che l'anno scorso in Corsica è andata peggio .... 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😘😘😘😘😘😘😘😘

      amanolibera
      6 August 2021

      Effettivamente... 😂😂😂

    Francesca Casadei
    5 August 2021

    I pidocchi ah.... l'unica cosa buona del distanziamento in classe quest'anno è che i miei pargoli non li hanno presi e di conseguenza non me li hanno passati.... Daje di tea tree oil e pettinino anche nei prossimi giorni. Un abbraccio

      amanolibera
      6 August 2021

      Il Tea tree oil è diventata la nostra acqua. 🙄

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